E’ il torneo che ogni giocatore di poker professionista aspetta tutto l’anno, è il Main Event WSOP, quest’anno con un prima moneta garantita da capogiro ben 10.000.000$ di dollari in onore del 10° di svolgimento dell World Series of Poker al Rio. I numeri già sono importanti tra Day 1A e B già quasi 3.000 (2.915) giocatori hanno pagato il buy-in di 10.000$ (+fee) per tentare il colpo della vita, in attesa dell’ondata al Day 1C, stanotte si gioca il Day 2 AB dove sono accorpati i giocatori passati tra Day 1 A e B, circa 1.800, tra loro ben 22 italiani con speranze importanti.
La “squadra azzurra” vede davanti a tutti “lo zio” Michele Limongi, che in queste WSOP si è concentrato soprattutto nelle varianti con ottimi risultati ma non poteva di certo mancare al Main imbustando ben 110.625 chips grazie (a suo dire) un tavolo tra i più facili che abbia mai giocato, poi in ordine troviamo gli altri 21: Daniele Vadacchino (101.025), Michael Tabarelli (99.850), Sergio Castelluccio (96.650), Alessio Isaia (83.525), Dario Sammartino (82.225), Giuliano Bendinelli (75.950) Michele Bianchi (74.500), Carlo Savinelli (60.625), Max Pescatori (60.600), Andrea Carini (59.975), Christian Nuvola (53.925), Giacomo Fundarò (48.675), Enrico Mosca (43.000), Salvatore Bianco (36.800), Alessio Pillon (36.050), Leonardo Romeo (36.000), Rosario Galtieri (28.900), Roberto Musu (24.900), Cristiano Viali (18.875) e Andrea Dato (15.300).
Diversi sono gli aneddoti da raccontare come quello di Mustapha Kanit, uno dei più attesi, che entra in late reg al 4° livello ed esce nel giro dello stesso livello complice anche un pò di sfortuna con gli Assi scoppiati contro però una mano leggittima. Poi un tavolo con addirittura 4 italiani in fila da sinistra a destra Sergio Castelluccio, Salvatore Bianco, Max Pescatori e Luca Stevanato, con i primi 3 passati al Day 2 e il buon steva10 eliminato da Max Pescatori!
Chipleader momentaneo è lo svedese Martin Jacobson con 200.100 chips.